she's analog | no longer, not yet @ freak out magazine (it)
“No longer, not yet” è il secondo album della band italiana She’s Analog. Rigorosamente strumentale, si tratta di un lavoro sperimentale in cui jazz ed elettronica si incrociano, trovandosi spesso in sintonia. Tra cadute e risalite, tra frammentazioni e cambi di registro stilistico, i sei brani del disco intrigano e incuriosiscono, soddisfando l’ascoltatore. Gli sviluppi musicali che si susseguono, infatti, sono sempre densi e variegati, con una durata sufficiente a far comprendere quanto il trio sia insofferente alla stabilità, ma animato dall’urgenza creativa e artistica di esplorare nuove sonorità, lasciandosi andare a brevi assoli o a improvvisi cambi ritmici.
Il concetto alla base dell’album è quello di una sorta di film istantaneo, che ambiziosamente cerca di cristallizzare il movimento. Il titolo, infatti, rimanda a una zona di transizione, in cui tutto si dispiega e fiorisce. Questo spazio viene interpretato dagli She’s Analog non in modo esclusivamente musicale: piuttosto, rappresenta lo spazio liminale in cui ci muoviamo e creiamo, distaccandoci dal passato e aprendoci a ciò che il futuro potrebbe riservare.
Ascoltare per credere: “Slow, kick”, che parte in modo intimo per poi spogliarsi, diventando essenziale come alcune derive post-rock dei Fugazi; la varietà di umori, suoni e sensazioni che pervadono l’imprevedibile e complessa “Tangled”, tra frammentazioni, ascese, stop-and-go, jazz d’avanguardia e un finale evanescente; il minimalismo di “Tingle”; o ancora, i diciotto minuti di “Blu”, caratterizzati da un’evoluzione sonora frenetica e carica di tensione.